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Il maxiyacht trimarano più grande del mondo visita il mare dell’Argentario

  • 22 agosto 2021

Monte Argentario: Galaxy of happyness, un nome spaziale perfetto per un’opera d’arte navigante, costruito da Latitude Yachts con un design simile a quello di un’astronave, è il trimarano di 53,32 metri costruito nel 2016 che ieri sera trionfava come parte di una sceneggiatura speciale di mare godibile dalla grande vetrata di Artemare Club da parte ad un evento di cultura marinara dell’Associazione, che ha fatto amare di più la nautica con questa immagine indimenticabile davanti al Lungomare Giugiaro di Porto Santo Stefano.

Galaxy of happyness davanti Artemare Club festaggiato da tante imbarcazioni (1).jpg

Maxi yacht di estremo lusso che può ospitare fino a sei persone con ampi spazi anche per l’equipaggio, composto fino a sei persone. I ponti esterni sono stati creati con del teak birmano di altissima qualità coltivato naturalmente e sono stati fabbricati e montati dall’azienda italiana DUCA Solutions utilizzando l’innovativa tecnologia sottovuoto. La sua autonomia, ad una velocità di crociera di ben 24 nodi, è di 2300 miglia nautiche.

Quest’anno la “yachting parade” all’Argentario, che nutre l’Archivio storico di Artemare Club non ha fine, completamente documentata per una mostra in tema nella terza decade di settembre dopo il Salone Nautico di Genova.

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La baronessa Ariane de Rothschild (dx) e il progettista Guillaume Verdier

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CULTURA MARINARA

La passione per il mare e per le barche. Le avventure del mare e delle persone che lo amano e lo vivono

Il più grande trimarano gonfiabile intorno al mondo

Energy diet è un trimarano gonfiabile che farà il giro del mondo. questa speciale imbarcazione è quella che detiene il record di barca gonfiabile più grande del mondo e l’impresa che si accinge a compiere non è mai stata tentata prima..

Lo skipper è il famoso viaggiatore Anatoly Kulik. L’equipaggio è russo e la barca è stata progettata e costruita nel loro paese di origine  a Novosibirk.Lunga 11 metri e larga 7.6, ha un albero di 12 metri di altezza, per un peso totale di 650 kg.

www.culturamarinara.com-aroud-the-world-with-inflatable-boat.2

Tutti i tubolari sono divisi in tre sezioni indipendenti con pareti divisorie impermeabili. In una eventuale collisione con oggetti estranei il tutto è abbastanza morbido da non essere danneggiato, ma sufficientemente rigido da non essere piegato dalle onde.Sul ponte la cabina è costituita da una tenda progettata per stivare le attrezzature e per dormire la notte. Questa infatti è costituita da due sezioni indipendenti: quella anteriore per lo stivaggio e quella “residenziale” con quattro amache.

www.culturamarinara.com-aroud-the-world-with-inflatable-boat.1

A metà febbraio hanno spiegato le vele verso il mare aperto. Nella selezione dei suoi compagni di squadra per questa sfida Kulik ha privilegiato alcuni aspetti fondamentali. Tutti i quattro marinai dovevano essere suoi amici ed avere una una lunga esperienza di viaggi con una fame insaziabile di avventura.

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Azzam-wikicommons

I 10 yacht più grandi del mondo: ecco quali sono. FOTO

Nonostante le guerre, le tensioni mondiali e il costo dell'energia, i grandi ricchi del pianeta non rinunciano a possedere uno yacht. Scopriamo quali sono i 10 più grandi in circolazione

Yatch Azzam

Bastano un paio di numeri per comprendere la sua imponenza: largo 20,8 metri e lungo 180, l' Azzam è lo yatch più grande del mondo. Costato più di 500 milioni di euro e costruito in Germania, è appartenuto al principe Khalifa bin Zayed Al Nahyan, deceduto da poco, ora ha un nuovo (sconosciuto) proprietario

Fulk Al Salamah

Medaglia d'argento per il Fulk Al Salamah , lungo una ventina di metri in meno rispetto al primatista Azzam, ovvero 164 metri . C'è un po' di Italia in questo panfilo che appartiene all'Oman Royal Yacht Squadron, costruito dai Cantieri Mariotti di Genova nel 2016

Eclipse

Sul gradino più basso del podio (per un soffio) l' Eclipse dell'ex presidente del Chelsea Roman Abramovich, lungo 163,5 metri e costato circa 340 milioni di dollari all'oligarca russo

Yatch Dubai

Appartiene allo sceicco Mohammed bin Raschid Al Maktum, sovrano dell'Emirato di Dubai, il quarto yatch di questa speciale classifica, ovvero il Dubai , lungo 162 metri  

MUGLA, TURKIYE - SEPTEMBER 01: Sheikh Mansour Bin Zayed Al-Nahyan's 160-meter-long yacht "Blue", the world's fifth largest yacht with the Cayman Islands flag, anchors in Marmaris district of Mugla, Turkiye on September 01, 2022. (Photo by Sabri Kesen/Anadolu Agency via Getty Images)

Di recente costruzione (è del luglio 2022), il Blue dello sceicco Mansour Bin Zayed Al Nahyan di Abu Dhabi è lungo 160 metri, e si dice sia costato intorno ai 600 milioni di euro

Dilbar

Una storia travagliata quella del Dilbar , al sesto posto di questa classifica con i suoi 156 metri. Di proprietà dell'oligarca russo colpito da sanzioni Alisher Usmanov, è stato bloccato nel porto di Amburgo per mesi

Al Said

155 metri e settimo posto per l' Al Said , venduto dopo la morte del sultano omanita Qabus bin Said a un misterioso acquirente dal Medio Oriente

Yatch A+

Di proprietà della famiglia regnante di Abu Dhabi, il panfilo A+ prima noto come Topaz misura 147 metri e si trova all'ottavo posto di questa speciale classifica  

Prince Abdulaziz

Questione di pochissimo per il nono posto dove si posiziona il Prince Abdulaziz , di proprietà del re saudita Fahd bin Abdulaziz Al Saud, praticamente di qualche centimetro più corto rispetto al suo predecessore in classifica

Yatch Ok

Nasce come nave da rifornimento giapponese, trasformata in yatch dal cantiere turco Karmarine il decimo yatch più grande del mondo, l' OK , che misura 146 metri e sul quale è presente anche un campo da tennis su prato

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Marlin 33 è il multiscafo dell’anno 2022

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Il trimarano pieghevole a vela Marlin 33 ha vinto il prestigioso premio come “Migliore multiscafo del 2022”, il più importante riconoscimento al mondo per le imbarcazioni multiscafo a vela e a motore. Assegnato nei giorni scorsi al salone International Multihull Boat Show di La Grande Motte, in Francia, il premio è stato consegnato nelle mani del designer del Marlin 33, il danese Jan Andersen , nel corso di un’apposita cerimonia.

Andersen è a capo di Vision Boats , un piccolo team danese specializzato nella progettazione di imbarcazioni multiscafo che ha un consolidato rapporto di collaborazione con la Marlin Trimarans. Designer, costruttore e velista, con il Marlin 33 Andersen ha sviluppato un trimarano sia da regata che da crociera, che unisce l’estrema velocità di navigazione, il grande comfort e l’attenzione all’estetica. Si tratta di uno dei trimarani più veloci al mondo, costruito interamente in carbonio con una serie di innovazioni che hanno distinto il lavoro di Marlin Trimarans e Vision Boats, in particolare per la sua caratteristica di essere pieghevole e quindi facilmente rimorchiabile , ma al contempo facilmente assemblabile da due sole persone. Il Marlin 33 ha conquistato il pubblico di La Grande Motte: l’imbarcazione infatti, oltre a essersi classificata in cima alla classifica dei “Multiscafi a vela fino a 40 piedi”, ha anche ottenuto il maggiore numero di voti complessivi (il 47,36%) per vincere il primo premio assoluto come migliore multiscafo dell’anno, battendo tutte le altre barche e yacht in competizione.

marlin 33

Oltre a offrire prestazioni di navigazione molto al di sopra della media della categoria, anche grazie alla sua estrema leggerezza (l’imbarcazione pesa infatti appena 1460 chilogrammi ), Marlin 33 ha ampio spazio a bordo per ospitare comodamente un’intera famiglia anche per crociere di lunga percorrenza, con il salone che ha un’altezza di 1,95 metri, le cabine per ospitare sei persone e il tavolo da otto posti a sedere. Il trimarano è anche molto semplice da condurre, offrendo una grande facilità di navigazione e un’ottima visibilità, soprattutto nell’opzione con due timoni; ed è dotato di un pannello solare da 450W per alimentare il motore elettrico Torqeedo, le luci e le apparecchiature di bordo, che lo rendono completamente autonomo dal punto di vista energetico.

Perfetto sia in acque poco profonde che durante le navigazioni in arcipelaghi, baie, fiordi e fiumi, Marlin 33 spicca infine per l’elevato volume degli scafi laterali, che garantiscono la massima sicurezza anche in caso di vento forte durante la navigazione.

La produzione in serie del Marlin 33 è stata già avviata ai cantieri Elica Yard in Bulgaria.

  • Marlin Trimarans

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Gioacchino Ferrari

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Galaxy of Happiness, il trimarano più grande e lussuoso del mondo, attracca ad Imperia [FOTO]

  • di Valentina Ferrandello
  • 27 Lug 2016 | 12:13

Trimarano Galaxy of Happiness della Latitude Yachts

Galaxy of Happiness è il trimarano di lusso lungo ben 53 metri realizzato dal cnatiere lettone Latitude Yachts: è il più lungo del mondo nella categorie dei trimarani di lusso ed infatti batte anche il famoso Adastra

Il trimarano di 53 metri, “ Galaxy of Happiness ”, è giunto nel porto turistico di Porto Maurizio ad Imperia. Galaxy of Happiness è considerato un gioiello della nautica, del design e dell’ingegneria, varato nel 2016 dalla Latitude Yachts è lungo 53 metri, ha un pescaggio di 2 metri, possiede due motori diesel da 1300 cavalli e la sua velocità massina è di 28 nodi.

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La Sicilia

A Taormina getta l’ancora il trimarano più grande e lussuoso del mondo

 Malgrado il fatto che nel comprensorio turistico non esista ancora un attrezzato porticciolo turistico, proseguono ormai a ritmo quasi giornaliero gli arrivi degli yacht nello specchio di mare di Taormina.

Ieri mattina, nella baia di Mazzarò, una delle  più suggestive della costa taorminese, ha posato l’ancora il “Galaxy of Happiness”, un avveniristico trimarano, una sorta astronave del mare, di oltre 53 metri di lunghezza. Un gioiello che ha deciso di fare tappa a Taormina e non è passato inosservato ai tanti appassionati della nautica. Tra questi Dino Papale e Armando Vinciguerra, che hanno segnalato la presenza di questa futuristica imbarcazione.

Galaxy of Happiness è considerato un gioiello della nautica, del design e dell’ingegneria, varato nel 2016 dalla Latitude Yachts è lungo 53 metri, ha un pescaggio di 2 metri, possiede due motori diesel da 1300 cavalli e la sua velocità massina è di 28 nodi.

E’ articolato su tre livelli, i suoi interni possono opsitare sino a 6 ospiti e 6 membri dell’equipaggio per garantire un soggiorno piacevole e curato nei minimi dettagli.

Il suo design estremamente futuristico creato da Jean-Jacques Coste, ricorda quello di una navicella spaziale, ed è molto simile peraltro al design di un altro super trimarano di lusso molto noto al pubblico ed agli addetti ai lavori, ovvero il trimarano Adastra.

I ponti esterni sono stati creati con del teak birmano di altissima qualità coltivato naturalmente e sono stati fabbricati e montati dall’azienda italiana “DUCA Solutions” utilizzando l’innovativa tecnologia sottovuoto.

Lo scafo dell’imbarcazione è composto da una combinazione di fibra di vetro e fibra di carbonio che offre una soluzione estremamente leggera e resistente. Grazie al suo peso estremamente ridotto e due potenti motori diesel 2600.0hp MTU 16V2000M94, questo straordinario yacht di lusso può raggiungere una velocità massima di oltre 28 nodi. La sua autonomia, ad una velocità di crociera di ben 24 nodi, è di 2300 miglia nautiche.

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Come timonare il trimarano più grande del mondo verso il successo

La Route du Rhum di Yann Guichard, secondo con Spindrift 2, gigante di 40 metri di lunghezza. Il punto sulla gara

Modificato il: 12 Novembre 2014

3 minuti di lettura

trimarano piu grande del mondo

Loick Peyron ha compiuto una grande impresa, arrivando primo e battendo il record di velocità della Route du Rhum. Ma va segnalata anche un’altra impresa, quella di Yann Guichard, che è arrivato secondo governando un “gigante”, vale a dire Spindrift, il trimarano più grande del mondo, una bestia lunga 40 metri e larga 23. Da solo!

Intanto, si susseguono gli arrivi. E c’è un’alta pressione piazzata verso le Canarie che sta dando filo da torcere, con venti leggeri e onda di 2 metri, a parte della flotta delle classi Rhum e Class 40. Tutti i sette Ultime sono arrivati, gli Imoca sono in ballo (Di Benedetto è 6°; nei Multi 50 è vicino al traguardo Erwan Le Roux; nei Class 40 conduce Alex Pella, mentre Pedote è 10°; nei Rhum Andrea Mura tallona Anne Caseneuve).

trimarano piu grande del mondo

LO SKIPPER RACCONTA

Guichard ha concluso la traversata dell’Atlantico in 8 giorni 5 ore e 18 minuti, a una velocità media di 21,96 nodi, che rappresenta il quarto miglior tempo della storia della regata. Ha tagliato il traguardo 14 ore dopo il vincitore Loïck Peyron, che ha migliorato di due ore il precedente record.

“E’ stata una grande regata e ho dato tutto quello che avevo dall’inizio alla fine. Ho sempre pensato di poter essere competitivo con Spindrift 2 nonostante i dubbi espressi da qualcuno. Grazie all’impegno e al lavoro di tutto il team abbiamo attrezzato la barca per le regate in solitario. Ho dimostrato la validità di questa sfida così impegnativa e sono orgoglioso per tutto quello che il team è riuscito a realizzare, trasformando un progetto in un grande successo”.

“Il secondo giorno ho perso uno dei due autopiloti. Da quel momento per tutta la regata mi sono chiesto se sarei riuscito ad arrivare alla fine. A parte questo ho avuto davvero pochi problemi tecnici, che è un aspetto fondamentale se vuoi arrivare sul podio. I miei due navigatori Erwan Israël and Richard Silvani mi hanno seguito minuto per minuto e sono davvero emozionato per la prestazione complessiva di tutto il team”.

“E stata una regata incredibile con una prima notte durissima. Ho dovuto manovrare in spazi ristretti evitando navi cargo e barche di pescatori con 35 nodi di vento. Non nego che è stato anche un po’ stressante! In questa fase ho perso terreno rispetto ai miei avversari, ma sono riuscito subito dopo a recuperare e ritornare in regata. A largo della costa portoghese ho avuto un paio di momenti da drizzare i capelli in cui ho dovuto lascare tutte le scotte, ma a parte questo la barca ha sempre navigato in sicurezza. Non ho mai spinto le manovre al limite perché non lo avevo mai fatto in precedenza, ma dopo tanti sforzi è fantastico sentire quando la barca accelera. Sono dimagrito e sono contento di essere qui. Sicuramente mi sono anche molto divertito con Spindrift 2”.

“Non ho dormito più di due ore al giorno e mai più di 10 minuti consecutivi, quindi ora sono sfinito. Devo aver fatto più di 1.000 Km sulla mia bicicletta durante la Route du Rhum”.

trimarano piu grande del mondo

LA STORIA DI UN SUCCESSO

Un partenza conservativa

Quando la regata è cominciata a Saint-Malo una settimana fa, Yann ha scelto una partenza conservativa, consapevole che con il gran numero di barche presenti in acqua, la priorità era la sicurezza. La sicurezza è rimasta la prima preoccupazione nella fase di uscita dal canale della Manica, dove Spindrift 2 si è diretto a nord ovest prima di affrontare l’Atlantico per scapolare senza rischi l’estrema punta della Bretagna.

Nel corso della prima notte, quando il fronte che era stato annunciato è passato sulla flotta, il vento ha raggiunto 35 nodi con raffiche a 45. La tempesta ha fatto subito una prima selezione. Thomas Coville, uno dei principali avversari nella stessa classe di Guichard, ha abbandonato dopo la collisione del suo Sodebo con una nave cargo. Poche ore dopo, Loick Peyron ha preso il comando nella sulla punta della Bretagna, mentre Yann, in sesta posizione, ha deciso di premere sull’acceleratore. Di bolina con onde di oltre 5 metri, Guichard ha attraversato il Golfo di Biscaglia con sole due mani di terzaroli alla randa. A Capo Finisterre Spindrift era già in seconda posizione, che ha poi mantenuto fino all’arrivo.

Con un autopilota fuori uso, Yann tiene duro

Spindrift 2 aggancia gli Alisei e l’Europa scompare sulla scia. Il Portogallo poi Gibilterra, il Marocco, Madeira: le miglia scorrono veloci, ma la velocità ha il suo prezzo. Nella notte tra martedì a mercoledì, Yann deve spiegare al vento tutte le vele e soprattutto issare il gennaker, che ha richiesto chiesto più di quattro ore di sforzi. Termina la manovra sfinito, al limite del pianto.

Il terzo giorno, Loïck Peyron trova un corridoio favorevole, sfilando inesorabilmente via nonostante una crepa nella traversa del suo trimarano, apparentemente non grave. Yann invece deve fare a meno di uno dei suoi autopiloti, che nel frattempo si è rotto. A terra intanto, il team effettua una prima diagnosi. Il sistema ha sofferto molto nelle condizioni infernali di inizio della regata e non è riparabile.

Lo skipper di Spindrift a questo punto deve puntare tutto sul suo secondo autopilota e completare la traversata con una spada di Damocle sulla testa, perché sarebbe impossibile condurre la barca senza autopilota.

Alisei pigri e capricciosi

Malgrado tutto, Spindrift 2 continua a recuperare terreno. La fluidità delle sue traiettorie dimostra come Yann sia in pieno controllo della barca in regata, nonostante un flusso d’aria leggero da Est molto irregolare. Sotto una luna più grande del sole, Yann governa il trimarano cercando di mantenere il più possibile la velocità anche quando l’intensità del vento non gli è amica. Venerdì sera l’elastico si accorcia.

Spindrift 2 arriva a 118 miglia da Banque Populaire VII, ma nella notte Yann è bloccato sotto a una nuvola che gli toglie il vento e dalle prime ore della mattina successiva Peyron naviga verso la vittoria. Dopo aver raggiunto Guadalupa, Yann circumnaviga l’isola con le ultime necessarie manovre celebrando il suo valore a Pointe-à-Pitre. Nessun uomo, infatti, ha mai navigato in precedenza su di un trimarano da 40 metri in solitario concludendo la regata sul podio in seconda posizione.

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“Galaxy of Happiness”: il trimarano più lussuoso al mondo attracca in Sicilia

Galaxy of Happiness

Nonostante l’assenza di un porto turistico, a Taormina sono numerosi gli yacht che arrivano ogni giorno. Ieri mattina, nei pressi della baia Mazzarò, ha gettato l’ancora il Galaxy of Happiness , un trimarano lungo più di 53 metri. Questo gioiello non è passato inosservato, soprattutto agli occhi degli appassionati di nautica.

Il Galaxy of Happiness è considerato una meraviglia della nautica:  è lungo 53 metri, ha un pescaggio di circa 2 metri ha 2 motori diesel da 1300 la sua velocità arriva a 28 nodi. Può ospitare 6 ospiti e 6 membri dell’equipaggio, che vivranno un soggiorno molto piacevole e curato in ogni dettaglio. Il Galaxy of Happines inoltre è articolato su tre livelli.

Il design è futuristico ed è stato ideato da Jean-Jacques Cost: ricorda una navicella spaziale ed è molto simile ad un altro trimarano, il trimarano Adastra. I  ponti esterni sono fatti di teak birbano, mentre lo scafo dell’imbarcazione è fatto da fibra di vetro e fibra di carbonio e offre una soluzione molto resistente e leggera. Il peso dell’imbarcazione con questi materiali è altamente ridotto.

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Home » Un trimarano da sogno fa tappa a Taormina: il Galaxy of Happiness in Sicilia

Un trimarano da sogno fa tappa a Taormina: il Galaxy of Happiness in Sicilia

25 Ago 2021

Cultura&Spettacoli

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Arriva il trimarano più grande e lussuoso del mondo.

  • Il Galaxy of Happiness in Sicilia .
  • Continuano gli avvistamenti di imbarcazioni da favola nel nostro mare.
  • Un gioiello di ingegneria e design : ecco cosa si trova a bordo.

Non passa giorno senza che si parli dell’arrivo di un’ imbarcazione da favola in Sicilia . Stavolta ad attirare l’attenzione dei curiosi è il trimarano più grande e lussuoso del mondo, che si è fermato nello specchio di mare antistante Taormina . Nella baia di Mazzarò , suggestiva località affacciata sullo Ionio , è arrivato un trimarano che sembra giungere direttamente da futuro, una sorta di “ astronave ” che naviga. Con i suoi oltre 53 metri di lunghezza e le sue forme, non poteva certo passare inosservato. Più che un’imbarcazione, secondo gli esperti, è una vera e propria opera d’arte, con una delle estetiche più accattivanti al mondo.

Il Galaxy of Happiness in Sicilia

L’avvistamento del Galaxy of Happiness in Sicilia è solo l’ultimo in ordine cronologico di una lunga serie. Si tratta di un vero e proprio gioiellino della nautica e del design. Varano nel 2016 dalla Latitude Yachts, ha un pescaggio di 2 metri, vanta 2 motori diesel da 1300 cavali e raggiunge una velocità di 28 nodi. Si sviluppa su 3 livelli e può ospitare fino a 6 ospiti e 6 membri dell’equipaggio. Il design futuristico è opera di Jean-Jacques Coste. Osservando l’imbarcazione, non si può non pensare a una sorta di veicolo spaziale. I materiali sono tutti scelti con estrema cura. I ponti esterni sono in teak birmano di elevata qualità, coltivato in modo naturale. A fabbricarli e montarli, l’azienda italiana Duca Solutions.  Lo scafo è in una combinazione di fibra di vetro e fibra di carbonio, estremamente leggero e resistente. Il peso è estremamente ridotto. Una caratteristica, questa, che unita ai due potenti motori consente allo yacht di lusso di raggiungere elevate velocità .

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Home › Gallery › Eventi › Ecco i nuovi yacht più grandi del mondo. In classifica, c’è un nuovo numero uno

Ecco i nuovi yacht più grandi del mondo. In classifica, c’è un nuovo numero uno

Grandissimi, lussuosi, esagerati: c'è un nuovo numero 1 nella classifica  degli yacht a motore più grandi del mondo che la rivista specializzata boote exclusiv ha appena pubblicato. ed è mastodontico: "rev ocean", questo il suo nome, misura 182,90 metri di lunghezza, ha un garage per i sottomarini, due eliporti e quattro motori da 3600 cv ciascuno. ideato da un ex petroliere servirà per pulire i mari e per crociere di lusso.

REV Ocean, 182,90 metri

1 / 11 - REV Ocean, 182,90 metri

Gli oceani si stanno affollando sempre di più: il numero dei panfili di lusso (ossia quelle imbarcazioni private a motore lunghe più di 24 metri) è in continuo aumento. Attualmente in mare ce ne sono oltre 10.000.

La top 200 dei più grandi yacht del mondo è stata stilata come ogni anno dalla rivista tedesca Boote Exclusiv . Ma quanto devono essere lunghi per entrare nella classifica? Almeno 72,60 metri, che conferma come “la corsa al lungo estremo” sopra i mari pare non fermarsi.

La classifica degli yacht più grande al mondo: al primo posto REV Ocaean

Nell’elenco 2020, lo yacht più grande - come detto - è il nuovo " REV Ocean ", dove REV sta per Research Expedition Vessel . A commissionare la costruzione è stato il miliardario norvegese Kjell Inge Røkke .

Il mega yacht servirà come nave da ricerca per studiare la salute dei nostri mari portando a bordo 54 scienziati e 30 membri dell'equipaggio. Inoltre, per tre mesi l’anno verrà anche affittato - ovviamente ad ospiti che se lo possono permettere. Oltre ai laboratori e alle attrezzature per la ricerca , non manca infatti ogni genere di lusso a bordo.

Dopo aver fatto fortuna con le trivellazioni in mare, Røkke ha deciso di impegnare parte del patrimonio (stimato in più di 3,4 miliardi di dollari) per salvaguardare l’ambiente, senza però rinunciare al proprio business. “Il mare mi ha dato grandi opportunità. Voglio restituire alla società gran parte di ciò che ho guadagnato" aveva detto qualche tempo fa il norvegese al quotidiano Aftenposten in una delle sue rare interviste. Per questo ha fatto costruire lo yacht di ricerca di lusso, e per questo paga sia gli scienziati e il loro lavoro a bordo.

L'explorer vessel è stato costruito dal cantiere navale Vard di Ålesund , in Norvegia , anche con l'intento di raccogliere cinque tonnellate di plastica al giorno e scioglierle. Salperà il prossimo anno.

Scopri tutti gli altri yacht più grandi del mondo scorrendo la gallery

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SUL TRIMARANO PIÙ GRANDE AL MONDO LA “MANO” DI UN RIVANO

trimarano piu grande del mondo

Si chiama “Sodebo” ed è il più grande trimarano mai costruito al mondo con lo scopo di battere ogni record possibile. L’ok alla navigazione l’ha dato un rivano “doc” nei giorni antecedenti la  presentazione alla stampa dell’imbarcazione, lunga 32 metri e che fa paura solo a guardarla. “Figuratevi a navigarci sopra” ci ha detto Fabrizio “Bicio” Nicotera, responsabile del controllo qualità finale (per dirla in maniera molto semplice si tratta di un’ecografia con ultrasuoni che si utilizza anche per controllare le strutture degli aeroplani costruiti in materiale composito) della Persico Marine di Nembro (BG) che ha costruito la traversa posteriore (dove sono concentrati tutti gli sforzi cui l’imbarcazione è sottoposta durante la navigazione) e i “foils” (non tutta l’imbarcazione) e il cui OK dopo le verifiche sui pezzi costruiti ha permesso di “svelare” al pubblico la barca. “La barca è una pazzia – ha detto in occasione della presentazione al mondo Thomas Codeville, lo skipper di Sodebo ad Oslo presso il quartier generale di Helly Hansen pochi giorni prima di farla vedere al mondo intero – ed è qualcosa che nessuno ha mai visto prima al mondo”. In effetti il trimarano fa davvero “paura”, senza pensare che il tutto è costato circa 10 milioni di euro d’investimento. Adesso il popolare “Bicio”  attende con ansia comprensibile di vedere come naviga Sodebo. Fabrizio Nicotera, “quality manager” alla Persico Marine è sempre molto attento e meticoloso, ha accumulato tanta esperienza nel campo grazie ai controlli fatti sulle imbarcazioni che hanno preso parte alla Volvo Ocean Race, la popolare regata intorno al mondo che ha seguito per due edizioni.

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Mega-yacht trimarano GALAXY da crociera rapido raised pilothouse

mega-yacht trimarano

Caratteristiche

53 m (173'10" )

17,4 m (57'01" )

1,46 m (4'09" )

22.000 l (5.812 gal)

Descrizione

Traduzione automatica   ( Visualizza il testo originale in inglese )

Nessun catalogo è disponibile per questo prodotto.

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Admiral: il maxi catamarano a vela tra i più grandi del mondo

Caterina Di Iorgi

Admiral maxi catamarano più grande del mondo : The Italian Sea Group, operatore globale della nautica di lusso, annuncia l’avvio della fase di progettazione esecutiva del catamarano a vela tra i più grandi al mondo.

Admiral maxi catamarano più grande del mondo: dimensioni

Il nuovo yacht Admiral dalle caratteristiche uniche avrà una lunghezza di 46,5 mt, l’eccezionale larghezza di 17,30 mt e un imponente albero di 50 mt, questo progetto all’avanguardia raggiungerà altissimi standard innovativi confermando la sua unicità.

Un ampio team di professionisti internazionali svilupperà questo entusiasmante progetto: Fraser Yacht si occuperà del Project Management mentre il design degli interni e degli esterni vedrà la firma di un importante studio internazionale rappresentato dagli Architetti e Designer navali Axel de Beaufort e Guillaume Verdier .

La vendita di questo “Gioiello del mare” rappresenta per The Italian Sea Group un ulteriore traguardo reso possibile dalla continua ricerca stilistica e tecnologica oltre che dalla professionalità dell’intero team.

The Italian Sea Group è operatore globale della nautica di lusso, attivo nella costruzione e refit di motoryacht e navi fino a 100 metri. L’azienda, che fa capo all’imprenditore italiano Giovanni Costantino, opera sul mercato con i brand Admiral, rinomato per i prestigiosi ed eleganti yacht e Tecnomar, conosciuto per la sportività, il design all’avanguardia e le alte performance dei suoi yacht.

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Nautica dei record: ecco i 5 più grandi yacht in circolazione

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Al secondo posto resiste Eclipse , lungo 163 metri, costruito dalla tedesca Blohm & Voss e appartenente (malgrado le sanzioni) all’oligarca russo Roman Abramovich

Genova – L’Azzam (180 metri) è attualmente lo yacht più grande del mondo, secondo la classifica aggiornata dalla tedesca Bild .

Un tempo Azzam (costato 600 milioni di dollari) apparteneva all’ex presidente degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Chalifa bin Zayid Al Nahyan. Secondo la rivista Forbes , il monarca, morto a maggio, era una delle persone più ricche del mondo. Ossessionato dal pericolo di potenziali aggressori, lo sceicco fece inserire nel progetto dello yacht un sistema di difesa missilistica, un sottomarino e vetri antiproiettile. Non è chiaro chi possieda Azzam oggi.

Lo yacht è stato costruito a Brema, nel cantiere navale Fr. Lürssen. Secondo la rivista di settore “Boat International”, più di 4.000 persone sono state coinvolte nella costruzione di Azzam. Il designer francese Christophe Leoni ha curato gli interni, e ha anche dovuto affrontare una serie di sfide inedite per il settore. Una su tutte: il lampadario di cristallo nel salone principali, lungo 29 metri, non deve emettere rumori, nemmeno a tutta velocità.

Al secondo posto resiste Eclipse , lungo 163 metri, costruito dalla tedesca Blohm & Voss e appartenente (malgrado le sanzioni) all’oligarca russo Roman Abramovich. L’Eclipse può ospitare anche tre elicotteri e dispone di una vasca lunga 16 metri che può essere trasformata in una pista da ballo.

Con una lunghezza di 162 metri, al terzo posto si segnala il Dubai , costruito anch’esso da Blohm & Voss 12 anni fa. Anche il suo proprietario, lo sceicco Mohammed bin Raschid al-Maktoum, è cittadino degli Emirati Arabi Uniti.

Con una lunghezza di 160 metri, il Blue si assicura il quarto posto nella classifica degli yacht più grandi del mondo. Il mega-yacht a propulsione ibrida da 600 milioni di dollari con due eliporti è stato consegnato da Lürssen Werft proprio quest’anno. Pare appartenga allo sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan della famiglia reale di Abu Dhabi, anche se nulla è mai stato confermato a tale proposito.

Il Dilbar, 156 metri, chiude la prestigiosa classifica dei top 5 al mondo. E’ stato costruito a Brema, nel cantiere navale Fr. Lürssen. Appartiene a Gulbahor Ismailowa, sorella dell’oligarca Alisher Usmanov. Il Dilbar dispone, tra l’altro, di diversi eliporti e di una vasca lunga 25 metri. I l mega yacht è attualmente sotto sequestro.

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Quali sono gli aeroporti più grandi al mondo? Classifiche per estensione e numero di passeggeri in transito

  • 13 Giugno 2022

trimarano piu grande del mondo

Ora che abbiamo scoperto assieme non solo quali sono gli aereoporti più grandi al mondo per estensione, dimensione e superficie , ma pure quelli che negli ultimi anni hanno registrato il maggior numero di passeggeri in transito , è giunto il momento di conoscere un po’ meglio queste magnifiche strutture.

Pronto/a? Allaccia i cinturoni di sicurezza, preprara la valigia e partiamo assieme alla scoperta dei più grandi aeroporti al mondo!

Beijing Daxing International Airport (PKX) – Pechino, Cina

Se sei stato a Pechino, saprai certamente che tra gli aeroporti più grandi del mondo spicca il Beijing Daxing International Airport . È stato inaugurato in occasione del 70° anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese, il 30 settembre 2019. Un posto immenso, un progetto che vuole superare quelli dell’ Arabia Saudita e degli Stati Uniti.

Un terminal che è in grado di gestire sino a 100 milioni di passeggeri in transito, per una superficie che supera il milione di metri quadrati. È considerato l’ aeroporto del futuro , con al suo interno ogni tipo di comfort desiderato e scali internazionali organizzati in maniera quasi maniacale.

Un buon motivo per fare un giro a Pechino!

İstanbul Yeni Havalimanı Airport- Istanbul, Turchia

Tra gli aeroporti più grandi nel mondo , l’ aeroporto di Istanbul con una estensione di circa 100.000 metri quadrati e ben 112 gate. Sicuramente in un luogo del genere ti perderai, anche perché ricco di comfort e attenzioni al passeggero. 

Il progetto non è ancora terminato e si prevede il completamento nel 2028, nonostante sia già operativo dal 2018 . Perché visitarlo? Per i suoi 25.000 parcheggi, 6 piste d’atterraggio attive e un’area residenziale che fa gola a moltissimi passeggeri. 

Atlanta Hartsfield-Jackson Airport (ATL) – Atlanta, Stati Uniti

Gli Stati Uniti sono in possesso dei maggiori aeroporti più grandi che ci siano al mondo. Non è solo per la voglia di primeggiare, come è giusto che sia, ma anche per garantire al viaggiatore una esperienza positiva.

L’ aeroporto di Atlanta è importante per la sua estensione e anche per la posizione strategica. La capitale della Georgia è uno scalo rinomato per recarsi in altre zone degli Stati Uniti, con il suo aeroporto che contiene più di 107 milioni di passeggeri. 

Beijing Capital Airport (PEK) – Pechino, Cina

Non è una ripetizione, questo è infatti l’ aeroporto di Pechino Capitale famoso non solo per la sua grandezza ma anche per essere l’ hub principale della compagnia Air China. 

Questa struttura ospita sino a 100 milioni di passeggeri ogni anno, grazie alle 120 destinazioni differenti a disposizione. Daxing è sicuramente il più grande, ma Pechino Capitale è comunque un punto di arrivo e di partenza di alto livello. 

Dubai International Airport (DXB) – Dubai, Emirati Arabi Uniti

Nella classifica degli aeroporti più grandi del mondo non poteva non esserci il Dubai Internation Airport . Gli Emirati Arabi non si lasciano sfuggire le occasioni per sfoggiare stile, comfort e grande attenzione al viaggiatore. L’Aeroporto Internazionale di Dubai è l’hub principale del Medio Oriente. 

Da qui vengono gestiti ogni settimana sino a 6.000 voli di 130 compagnie differenti , con 220 destinazioni pronte a raggiungere ogni parte del mondo. I suoi servizi sono all’altezza delle bellezze di Dubai, presentati con lo stile che contraddistingue questo Paese. 

Haneda Airport (HND) – Tokio, Giappone

L’ Aeroporto Internazionale Haneda di Tokyo è un progetto di grande successo. La struttura asiatica è la base principale delle compagnie Japan Airlines e All Nippon Airways. Una curiosità interessante: questo aeroporto si dedica principalmente a tratte nazionali, nonostante sia grande e possa ospitare anche altre destinazioni. 

Una scelta strategica che, nel tempo, lo ha portato ad essere il centro nella gestione dei viaggi in Giappone. 

Los Angeles International Airport (LAX) – Los Angeles, Stati Uniti

Lo avrai visto certamente in milioni di film, con la scritta LAX che si impone e si mostra mentre si percorre la Highway di Los Angeles. Il Los Angeles International Airport uno degli aeroporti più grandi del mondo, gestisce sino a 84 milioni di passeggeri ogni anno con una superficie di circa 14 Km quadrati .

La sua organizzazione è eccellente, così come lo staff interno e tutti i servizi che ci sono a disposizione (tra i primi aeroporti nel mondo anche per le misure di sicurezza adottate). 

Chicago O’Hare International Airport (ORD) – Chicago, Stati Uniti

Sempre negli Stati Uniti, il Chicago O’Hare International Airport è immenso e conta oltre 80 milioni di passeggeri che arrivano e partono da qui ogni anno. 

I servizi alla persona sono tantissimi ed è considerato un piccolo villaggio, dove potrai passare tutto il tempo necessario senza mai annoiarti o morire di fame . 

Heathrow Airport (LHR) – Londra, Regno Unito

Se hai mai viaggiato su Londra, ti sarai reso conto dell’estensione dell’ aeroporto di Heathrow . Il principale punto di partenza e di arrivo del Regno Unito ha una grandezza di circa 12 Km quadrati, con una gestione media di circa 78 milioni di passeggeri.

Una curiosità? Oltre ai servizi e l’organizzazione, questo aeroporto è ai primi posti per il numero di viaggiatori internazionali che vi transitano ogni giorno. 

Hong Kong International Airport (HKG) – Hong Kong

L’ Hong Kong International Airport è tra i più grandi aeroporti nel mondo e si trova sull’isola artificiale di  Chek Lap Kok . Un spazio creato appositamente così da poter avere un colosso dell’ingegneria a disposizione. Gestisce sino a 70 milioni di passeggeri ogni anno. Aperto 24 ore al giorno è diventato la base principale delle compagnie  Hong Kong Airlines –  Hong Kong Express Airways –  Cathay Pacific.

King Fahd International Airport (DMM) – Dammam, Arabia Saudita

L’Arabia Saudita ha il suo King Fahd International Airport con una superficie totale di 776 Km quadrati. Pari ad uno Stato, questo progetto è stato studiato al fine di poter avere una piccola città a disposizione, per gestire partenze e arrivi nel pieno rispetto delle necessità dei viaggiatori. È la base delle compagnie aree locali Sama Airlines e Saudi Arabian Airlines.

Il suo nome deriva dal quinto Re del regno dell’Arabia Saudita e il suo interno è stato volutamente curato nei minimi particolari. Che cosa troverai dentro l’aeroporto? Tutto!

Denver International Airport (DEN) – Denver, Stati Uniti

Negli Stati Uniti, come accennato, gli aeroporti sono immensi e dedicati alla gestione totale del viaggiatore internazionale. Il Denver International Airport ricopre una superficie di 135Km quadrati , completo di 4 terminal e 6 piste di atterraggio/decollo.

Ci sono numerosi mezzi di trasporto a disposizione per muoversi in serenità, servizi e negozi di ogni tipo. Questo aeroporto spicca per essere grande, ma anche perfettamente sincronizzato in merito alla gestione di merci e persone. 

Dallas-Fort Worth International Airport (DFW) – Dallas, Stati Uniti

In Texas non poteva mancare uno tra gli aeroporti più grandi del mondo. Il Dallas-Fort Worth International Airport si trova a Grapevine, vicino Dallas e Fort Worth. Ha una estensione di 70Km quadrati, con una gestione di 7 piste e 5 terminal. 

È tra gli aeroporti americani con maggiore traffico interno, essendo prevalentemente commerciale. Una curiosità? Al suo interno potrai trovare una stazione di polizia, vigili del fuoco e servizio ospedaliero. Non solo, questo è un sito che ha un suo codice postale personale!

Shanghai Pudong International Airport (PVG) – Shangai, Cina

Non solo tra i più grandi del mondo ma anche tra i migliori che esistano. L’ aeroporto Shangai Pudong ha una estensione che supera i 40Km quadrati, seppur con solo 2 terminal e sino a 5 piste . Ogni giorno da qui transitano milioni di passeggeri internazionali, oltre che un numero di merci non quantificabile. 

Cairo International Airport (CAI) – Il Cairo, Egitto

L’aeroporto del Cairo vanta numerosi primati, non solo essere uno dei più grandi del mondo. Infatti, questo è il più trafficato di tutta l’Africa e con il maggior numero di passeggeri in transito del Medio Oriente. 

Nato e progettato come base aeronautica, oggi è uno degli aeroporti civili più importanti  e hub principale di EgyptAir, Nile Air e AMC Airlines . Viene raggiunto ogni giorno da 9 compagnie di servizio Cargo, oltre che 65 altre compagnie aree internazionali. 

Paris-Charles de Gaulle (CDG) – Parigi, Francia

A livello europeo, dopo Londra, l’ aeroporto Charles De Gaulle di Parigi è uno dei maggiori punti strategici per le partenze e gli arrivi internazionali. Intitolato all’ex presidente francese è l’hub principale di Air France, con 4 terminal e tantissime piste a disposizione per atterraggio e partenza. I tempi di attesa li potrai trascorrere felicemente tra negozi, ristoranti, bar e duty free a disposizione.  

FONTE: https://worldpopulationreview.com/country-rankings/largest-airports-in-the-world

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Il trimarano di Waterworld, icona di sopravvivenza in mare

Tra i protagonisti di waterworld, film di fantascienza del 1995 diretto da kevin reynolds e interpretato da kevin costner, c’è un trimarano a bordo del quale il protagonista sopravvive in mare nel mondo apocalittico e sommerso dagli oceani. ecco come è nata questa icona del cinema..

Gli appassionati di mare e barche a vela ricordano certamente Waterworld, celebre film di fantascienza del 1995 diretto da Kevin Reynolds, interpretato e coprodotto da Kevin Costner. La storia della pellicola, all’epoca la più costosa mai prodotta, è ambientata in un futuro post apocalittico e si basa sulle avventure di un cosiddetto “mutante”, mezzo uomo e mezzo pesce, in cerca degli ultimi lembi di terra in un mondo completamente sommerso dalle acque per via dello scioglimento delle calotte polari. Per muoversi in oceano, il protagonista Kostner utilizza una barca a vela che è entrata nella storia del cinema come icona di velocità, efficienza e sopravvivenza in mare.

Serviva una barca unica ed eccezionale

Alla creazione di questa barca leggendaria, che è a tutti gli effetti uno dei protagonisti del film, ha contribuito soprattutto Steve Burg, artista concettuale e autore dello storyboard della pellicola. In collaborazione con l’attore Kevin Costner e il produttore Charles Gordon, il primo compito di Burg è stato quello di inventare una sorta di “barca da eroe” per il personaggio principale. “Non sapevo nulla di barche – racconta Burg – quindi la prima cosa che ho fatto è stata la ricerca. Volevamo un’imbarcazione davvero unica e all’inizio abbiamo discusso sulla possibilità di costruirne una ad hoc. Pensavamo a un catamarano che è una barca a vela che ha due scafi paralleli. Nel corso della mia ricerca, tuttavia, a un certo punto sono stato incuriosito dai trimarani perché avevano possibilità e prestazioni molto più interessanti. La prima cosa che feci fu quindi disegnare un trimarano e un catamarano, entrambi con lo stesso allestimento e chiesi in giro cosa ne pensassero. Tutti concordarono sul fatto che il trimarano fosse molto più intrigante. Il giudizio era sia estetico che pratico: oltre a essere visivamente accattivante, il trimarano offriva infatti anche il design più stabile per le riprese”.

Un rifugio e un mezzo di trasporto e sopravvivenza

Fin dall’inizio si sapeva che l’eroe di Waterworld era un solitario che viveva un’esistenza completamente autosufficiente sulla sua imbarcazione unica e altamente personalizzata. “L’idea per la barca si ispirava a un altro film, The Swiss Family Robinson – spiega Burg – un sistema di contrappesi a bordo avrebbe per esempio fatto volare l’eroe in cima all’albero, le gru e le piattaforme montate su più stazioni di controllo permettevano a Kostner ogni possibile manovra in solitario. Un primo rendering concettuale mostrava una barca così piena accessori che era quasi irriconoscibile. Le impalcature correvano verso l’alto, con piante, sistemate in contenitori, che crescevano dappertutto. Una piccola casa, che ricordava una capanna di foglie, era eretta sul ponte. Insomma era la visione di un’esistenza basata sull’invenzione e la creatività.

Un trimarano oceanico da record

Mentre faceva ricerche, Burg aveva sfogliato una rivista di vela e si era imbattuto in una barca da regata realizzata dal cantiere francese Jeanneau. Era il celebre Pierre 1er, un trimarano di 18,28 metri al comando del quale la navigatrice francese Florence Arthaud vinse la Route du Rhum nel 1990. “Sembrava possibile ottenere una barca contemporanea che offrisse la tecnologia più avanzata fornendo al contempo una base adeguata per le modifiche richieste nella sceneggiatura – racconta Burg – oltre a ciò, lo scenografo Dennis Gassner e tutti gli altri erano d’accordo sul fatto che il trimarano dovesse apparire assolutamente straordinario. Destinato alle regate oceaniche, il trimarano di Jeanneau era allo stesso tempo potente ed esotico”. Non appena i cineasti videro la barca in azione, ne rimasero affascinati. Inoltre, gli stessi dirigenti di Jeanneau erano altrettanto incuriositi dal progetto di Waterworld e accettarono di collaborare alla progettazione e alla costruzione del trimarano. Era chiaro che il trimarano di Jeanneau era l’eroe perfetto.

Tanti gadget a bordo per difendersi

Burg aveva precedentemente lavorato su progetti dall’aspetto futuristico ma invecchiati, quindi adottò lo stesso concept anche per la nuova barca. Invece del precedente concetto di chiatta fluviale, prese corpo l’idea di una barca che poteva trasformarsi da una modalità di pesca a strascico e da lavoro a una elegante e potente mezzo di fuga. Kevin Kostener, nel personaggio dell’eroe, aveva bisogno di una barca che potesse essere gestita da una sola persona e perfettamente equipaggiata per gestire tale trasformazione. La logica era che il marinaio aveva trascorso una vita su questa barca e l’aveva personalizzata per soddisfare ogni possibile esigenza.

Era dotata per esempio di elementi essenziali come un purificatore di urina, una pistola arpione e altre armi, insieme a vari altri gadget che includevano una pistola per colla a caldo ad energia solare da utilizzare per ogni sorta di riparazione. Il pezzo forte però era un mulino a vento simile a un frullino per le uova che il navigatore utilizza per armare il rig e issare le vele a tutta velocità. Insomma la barca era una casa, un mezzo di trasporto e di sopravvivenza perfetto in ogni sua parte. Al primo segnale di pericolo, il marinaio poteva trasformare istantaneamente questa casa galleggiante in un’imbarcazione da corsa. Burg disegnò tutto per allestire il trimarano francese che sarebbe stato modificato per adattarsi alla realtà di Waterworld.

Alla fine per il film vennero usati due trimarani: quello originale del cantiere francese che era la copia esatta del Pierre 1er appositamente configurata per le riprese in mare e un’altra copia allestita esclusivamente per girare le scene della sua trasformazione da casa galleggiante a barca a vela ad alte prestazioni. Così nacque il trimarano di Waterworld, una barca che ancora oggi è nel cuore di tanti velisti e appassionati di cinema.

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore, reporter e direttore di testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici, compresi tutti i watersports.

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The Ocean Race in un docufilm firmato dalla Warner Bros

“no escape”, la serie thriller sull’equipaggio di uno yacht, il film “styx”, il soccorso in mare e il dilemma sui migranti, the sailor e quella malinconia struggente del tempo che passa, la route du rhum diventa un documentario: che spettacolo, a ponza e palmarola arriva il “ticket di stazionamento”, motore elettrico per il tender: quando è una scelta logica, una nave da crociera salva velisti naufraghi su un catamarano, come vestirsi in barca a vela in tutte le stagioni: la guida completa, nautica intelligente: la barca smontabile diventata una start up, privacy overview.

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Le 10 barche a vela più costose del mondo.

Non capita tutti i giorni di riuscire a vedere una barca a vela da sogno. Ma in questo caso, sono riunite tutte insieme le dieci imbarcazioni più stupefacenti del mondo, oltre che le più costose.

Alcune persone preferiscono godersi il mare a bordo di un costoso yacht . Altri scelgono viaggi esclusivi su una nave da crociera di lusso.

Ma c’è anche chi pensa che il mare sia soprattutto andare in barca a vela . Navigare a vela è considerato il modo più autentico di andare per mare, qualcosa che rende marinai autentici e che produce emozioni neanche lontanamente paragonabili con quelle delle imbarcazioni a motore.

Le imbarcazioni a vela esistono in forme, dimensioni e caratteristiche molto varie, così come lo sono i loro prezzi. Ma quando si parla delle barche a vela più costose, i giudizi sulla loro straordinarietà sono unanimi: veri e propri capolavori dell’arte navale.

Per chi è appassionato di questo genere di imbarcazioni non rimarrà certo indifferente alla graduatoria delle 10 barche a vela più costose del mondo , una lista di alcuni tra i più pregevoli capolavori del mare mai realizzati.

MALTESE FALCON (tra i 150 e i 300 milioni di dollari)

maltese falcon

È la più grande barca a vela del cantiere italiano  Perini Navi , lunga 88 metri. È la seconda barca a vela più grande del mondo (la prima è la Sea Cloud ). Costruita per il  venture capitalist americano Tom Perkins , appartiene oggi a  Elena Ambrosiadou . Può trasportare fino a 12 ospiti e 22 uomini d’equipaggio.

EOS (111 milioni di dollari)

eos

Ha una lunghezza di 82,6 metri ma, se si include il bompresso, arriviamo a 92,93 metri. La sua costruzione, presso il cantiere Lürssen di Brema ( Germania ), ha richiesto tre anni di tempo. Il proprietario è il magnate miliardario  Barry Diller . Può trasportare fino a sedici persone.

SEA CLOUD (100 milioni di dollari)

sea cloud

Una barca che ha avuto molti nomi ( Hussar V , Angelita , Patria , Antarna ) e che ha attraversato la storia del secolo scorso. Costruita nel 1931 dal cantiere tedesco Krupp Germaniawerft,  nella sua esistenza è stata noleggiata dalle Forze Armate degli Stati Uniti ed è stata di proprietà di Rafael Trujillo , dittatore della Repubblica Dominicana . È lunga 96,35 metri e può ospitare 34 passeggeri, oltre ai 60 uomini dell’equipaggio.

AQIJO (85 milioni di dollari)

aquijo

Questa esclusiva barca è il risultato della collaborazione tra  Vitters e Oceanco’s , due cantieri olandesi. La sua lunghezza è di 85 metri ma molte informazioni non sono state rese pubbliche, compreso il nome del proprietario. L’esterno è stato progettato da Bill Tripp e l’interno da Dölker e   Voges .

AHIMSA (80 milioni di dollari)

ahimsa

Costruita da Vitters ( Olanda ), ha una lunghezza di 66 metri. Questa imbarcazione espone la più grande opera d’arte del mondo, infatti una sua vela è stata personalizzata dall’artista norvegese Magne Furuholmen .

ATHENA (70 milioni di dollari)

athena

Costruita da Netherlands’ Royal Huisman per James H. Clark  nel 2004, può trasportare fino a 10 persone all’interno di cinque cabine esclusive e 21 membri di equipaggio. Questa barca spettacolare dispone di una vasca idromassaggio, una biblioteca e una sala cinematografica. È lunga 90 metri.

SYBARIS (70 milioni di dollari)

sibari

È lunga 70 metri ed è l’ottava più grande barca a vela del mondo. Costruita da Perini Navi  per conto di Bill Duker , proprietario di più di un super-yacht . Può trasportare fino a 12 persone all’interno delle sei esclusive cabine, oltre a 11 membri dell’equipaggio.

PILAR ROSSI (65 milioni di dollari)

pilar rossi

È l’undicesima più grande barca a vela del mondo, misurando 64,35 metri. Era inizialmente uno yacht  a motore di 33 metri appartenuto a  Nelson Piquet , il leggendario pilota di Formula 1 . Lo zio di Nelson lo ha ridisegnato in un trimarano a vela, aggiungendo stabilizzatori e due alberi. Può ospitare fino a 18 persone.

M5 (50 milioni di dollari)

m5

Precedentemente conosciuto come Mirabella V , è un sloop-rigged super-yacht . Con i suoi 78,4 metri, è il più grande yacht  a singolo albero mai costruito. Il costruttore è  Vosper Thorneycroft ( VT Shipbuilding ) di Southampton , in Inghilterra . Può trasportare fino a 12 ospiti.

VERTIGO (50 milioni di dollari)

vertigo

Con una lunghezza di 67 metri è una delle barche più grandi del mondo. Costruita da Alloy Yachts , in Nuova Zelanda , è stata varata nel 2011. L’esterno è stato progettato da Philippe Briand , mentre l’interno da Christian Liaigre Interior Design . Può trasportare fino a 12 ospiti.

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Scivoli in un parco acquatico

Rivenditore ufficiale Trimarani Italia

Il trimarano è composto da tre scafi, due scafi laterali, chiamati ama in lingua Tamil, ed uno centrale, chiamato vaka, collegati assieme da appositi bracci. Le dimensioni della chiglia centrale, rispetto a quelle laterali permette al trimarano di godere di grande stabilità, più di quella dei catamarani, mentre i bracci laterali, grazie alla capacità galleggiante, mantengono in costante assetto la barca a vela, assicurando una stabilità trasversale del mezzo.

Materiali leggeri

A differenza delle imbarcazioni a vela monoscafo, il trimarano manca di zavorra, il peso è caricato sui galleggianti laterali ed è costruito con materiali leggeri, perciò, il trimarano a vela offre prestazioni migliori delle barche classiche a vela. Molto raramente un trimarano scuffia, capita solo se mal gestito o se in condizioni meteo non favorevoli.

Velocità elevate

Fino ad oggi il trimarano, grazie alle velocità elevate che può raggiungere, è stato quasi esclusivamente un oggetto da gara, da regata o da grandi record, come Maserati di Giovanni Soldini e i maxi trimarani come Edmond De Rotschild.

DIPORTO

Le innovazioni nel campo di queste imbarcazioni non mancano e si stanno sviluppando sempre di più trimarani più piccoli, addirittura carrellabili, adatti alla crociera, senza però togliere niente alle prestazioni ed al divertimento.

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Il catamarano a vela più grande del mondo è italiano: le caratteristiche di Artexplorer della Perini

Lungo 47 metri e alto 55 metri, Artexplorer è stato costruito in alluminio da Perini Navi nel 2023. Durante i primi due anni, sarà un museo galleggiante in viaggio nel Mar Mediterraneo.

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Il catamarano a vela più grande del mondo si chiama Artexplorer , è lungo 47 metri e realizzato in alluminio. A costruirlo sono state Perini Navi e The Italian Sea Group nel 2023 . Durante i suoi primi due anni di operatività, sarà un museo galleggiante in viaggio nel Mar Mediterraneo e sensibilizzerà le persone riguardo al ruolo delle donne nell'arte .

Le caratteristiche del catamarano a vela più grande del mondo

Il catamarano a vela più grande del mondo è stato chiamato Artexplorer e ha una lunghezza pari a 47 metri , quasi la metà di un campo da calcio. La larghezza invece è pari a 17,3 metri , mentre l’albero, ovvero il “palo” a cui sono attaccate le vele principali, è alto 55 metri .

Il catamarano è un’imbarcazione composta normalmente da due scafi, uno affiancato all’altro, uniti da strutture trasversali al di sopra dell’acqua che prendono il nome di “ponte”. Artexplorer sarà dotato anche di motori elettrici che gli consentiranno di navigare anche in condizioni di vento troppo debole per l’utilizzo delle vele. Questi motori potranno utilizzare l’energia proveniente dalle batterie al litio installate a bordo con capacità pari a 270 kWh (poco più di 2 volte e mezza rispetto ad una Tesla Model S): questo permette di fare fino a 6 ore di navigazione a pieno carico, e queste saranno utilizzate per le manovre di ingresso e uscita dai porti ma anche per navigare nelle zone protette. Per la ricarica delle batterie sono stati installati anche 65 m 2 di pannelli solari sul tetto della deckhouse , ovvero su quei locali installati sopra la piattaforma di collegamento tra i due scafi. I motori elettrici possono anche essere alimentati da due generatori funzionanti a ciclo diesel modello Caterpillar C7 con potenza massima pari a 225 kW (poco più di 300 cavalli vapore).

idrogeno fukushima

A Fukushima si trova il più grande impianto per la produzione di idrogeno verde al mondo

Il museo itinerante dell'artexplorer.

Il nome del catamarano deriva dal servizio che effettuerà durante i suoi primi due anni di utilizzo. Infatti, la deckhouse ospita un museo che, grazie alle rotte percorse dal catamarano, può essere definito un’ esibizione navigante . Il museo ospiterà l'esibizione immersiva dal titolo "Présentes", un'esperienza sensoriale ed educativa divisa in due parti. La prima consiste nell'esibizione immersiva vera e propria, sviluppata da vari artisti e pensatori, tra cui una curatrice del museo del Louvre, che riflette sulla vita di oggi nel bacino del Mar Mediterraneo. La seconda parte è invece un documentario della durata di 10 minuti riguardante la rappresentazione delle donne nelle arti e nelle culture dell'antico Mediterraneo, che partendo dalla Mesopotamia arriva fino al diciottesimo secolo.

Il suo viaggio è partito da Marsiglia e proseguirà fino al 2025 in tutto il mar Mediterraneo, toccando porti in Italia, Croazia, Albania, Montenegro, Grecia, Turchia, Cipro, Libano, Egitto, Malta, Tunisia, Algeria, Marocco, Spagna e Portogallo. Dopo i primi due anni in cui il catamarano affronterà questo particolare servizio, sarà disponibile per il noleggio. Il catamarano sarà visitabile a Venezia in occasione della Biennale d’Arte, tra il 17 e il 23 Aprile.

Artexplorer museum

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La mostra Ferrari: one of a kind è un evento eccezionale che celebra il Cavallino

di Raffaele Panizza

Mostra Ferrari one of a kind

La mostra Ferrari: one of a kind, al Museo Enzo Ferrari di Modena è una vera e propria celebrazione dell’unicità di uno dei vanti del Made in Italy . Pensata come un'esperienza interattiva, svela al grande pubblico pezzi unici mai visti. Fino al 17 febbraio 2025.

Quando dirigi il Centro Stile Ferrari, e la tua agenda va più veloce del tempo a disposizione, capita persino di non riuscire a vedere una mostra che sfoggia in locandina una tua creazione. Anzi di più che una semplice creazione, bensì un modello unico ribattezzato 812 Competizione Tailor Made che porta sulla scocca gialla, in tristrato opaco, i segni grafici del tuo pensiero: linee, curve, annotazioni utilizzate ogni giorno nel lavoro di progettazione per comunicare con gli ingegneri ergonomici e aerodinamici.

Tetto con macchine e struttura gialla

Il mondo creativo di Ferrari

Alcune scritte risultano un po’ criptiche, per i meno esperti quantomeno, come quella dal sapore inaspettatamente nautico che recita così: “tema a catamarano”. «Beh ma è ovvio: la SF90 Stradale, al contrario, è disegnata secondo un tema architettonico a trimarano» dice Flavio Manzoni, dando per scontato tutto un mondo di variabili e già con gli occhi perduti nei 2500 metri quadrati dell’esposizione che per la prima volta ammira insieme ad AD . E poi c’è l’altra annotazione: “aero-blade”, incisa di fianco a una lama in carbonio fatta a immagine e somiglianza di una branchia di pesce saettante: «L’idea di trasferire lo schizzo progettuale sulla livrea, possiamo dirlo, l’abbiamo brevettata noi» aggiunge, sfuggendo verso il successivo capolavoro, per una storia di cura e disegno industriale che è valsa alla casa di Maranello tre Compassi d’oro e il numero maggiore di titoli Best of the best Red Dot , il più importante riconoscimento del settore automotive.

Il mistero delle 28 chiese nere nascoste in tutta la Norvegia

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In questo appartamento minimalista i colori morbidi e avvolgenti sono ispirati alla luce di Lisbona

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Un piccolo appartamento di soli 25m2, moderno e accogliente, ricavato da un ex panificio

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Ferrari gialla e rossa

Vista interna della mostra Ferrari: one of a kind.

La storia del Museo Enzo Ferrari

L’occasione di vedere questi modelli unici arrivati da collezioni private da tutto il mondo arriva per Flavio Manzoni un venerdì mattina di aprile, in un Museo Enzo Ferrari di Modena (MEF) che già brulica di scolaresche, coppiette, famiglie intere, tantissimi stranieri. Porzioncina, in questa giornata di sole, dei 750 mila visitatori che ogni anno pagano il biglietto (27 euro, per la precisione) per immergersi nel mondo del Cavallino, in questo luogo simbolo a un passo dalla ferrovia che incorpora le stanze dove Enzo Ferrari, a cavallo tra Ottocento e Novecento , nacque e divenne leggenda, prima di rivendersi la casa di famiglia per acquistare la prima auto da corsa. E dove suo padre Alfredo possedeva l’officina meccanica, una casa di campagna a mattoni che oggi ospita una collezione di motori rampanti. Mentre nel piazzale sorge la struttura progettata dodici anni fa dall’ architetto neofuturista Jan Kaplicky ispirata ai cofani delle vetture da corsa anni Cinquanta.

Mostra Ferrari one of a kind

Una mostra con pezzi unici e stili diversi

La mostra Ferrari: one of a kind , inaugurata lo scorso febbraio e in scena per un anno intero, è distribuita lungo un’immensa sala bianca per valorizzare le creature uscite dai centri tailor made di Maranello, New York e Shanghai . Luoghi dove nasce tutto ciò che si brama. In una tradizione di personalizzazione antica per il brand, risalente alle prime Granturismo che i clienti più esigenti già richiedevano a propria immagine e somiglianza. «Vede? Non c’è un vero e proprio percorso da seguire. Sono tutti pezzi unici di epoche e stili diversi. Noi le chiamiamo One/Off » dice il designer, che girandosi di scatto abbraccia in un istante con lo sguardo due epoche diverse: in primo piano c’è la 166 MM realizzata per l’avvocato Gianni Agnelli , carrozzata superleggera e coi colori gialli e blu ispirati alla bandiera di Casa Savoia.

Ferrari marrone in esposizione

Una storia di grande design e cultura

E in fondo al padiglione la Monza SP1, vincitrice del compasso d’Oro 2020 ed esposta presso ADI Design Museum: «Nel museo milanese però c’è solo un modello di stile: questa, invece, è una macchina vera» sottolinea Manzoni, accarezzando la banda nera che attraversa la livrea color oro, ispirata alle Barchette degli anni Sessanta ma attrezzata con tutta la tecnologia dell’oggi. Sentire Manzoni mentre parla di design è un rombo dolce, è davvero musica per le orecchie . Un uomo di prodotto ma dalle letture colte, i gusti stratificati, un architetto appassionato di epoche e linguaggi . Non solo guida ma creatore stesso del Centro Stile Ferrari, che dal suo arrivo nel 2010 ha cessato di affidare il design delle autovetture ai grandi nomi che per decenni ne hanno fatto la storia, da Bertone a Pininfarina .

Ferrari grigia rossa bordeaux e marrone

Poetica delle forme, sensualità e potenza: gli ingredienti dello stile Ferrari

Camminando tra una one/off e l’altra sciorina ispirato tutti i motti in cui si incarna il suo lavoro quotidiano: «La semplicità è una complessità risolta» dice ad esempio, citando Brancusi. E poi, mostrando le linee a contrasto di una 250 GT SWB Berlinetta con la carrozzeria che spinge da destra verso sinistra mentre l’abitacolo sembra frenare in direzione contraria, spiega: «È una macchina da corsa eppure è elegante e pura. Un design di fine anni Cinquanta che mi ha molto ispirato, perché sui modelli del passato noi del Centro Stile facciamo tanta analisi semiologica. La F12 Berlinetta ad esempio, altro Compasso d’oro 2014, ne è figlia» dice Manzoni. Che auto dopo auto recita i suoi mantra: «È una questione di poetica delle forme», declama ad esempio. Oppure: «Qui c’è sensualità e potenza», indicando la sua Ferrari preferita di sempre, la 330P4 «col padiglione a bulbo di derivazione aeronautica e i muscoli prorompenti ma sempre nel controllo totale delle forme».

Ferrari d'epoca.

«Un equilibrio tra design e scultura», parola di Mario Bellini

O ancora: «Sono tutte sculture voluttuose ma allo stesso tempo logiche». E infine, «Ciò che cerchiamo di ottenere è una tensione che conviva con la morbidezza delle superfici sottese». Una visita alla mostra modenese One of a kind dovrebbe essere obbligatoria per qualsiasi architetto e designer. Un viaggio per comprendere i livelli inimmaginabili di gestione della complessità che affronta chi disegna auto del livello di Ferrari: «Poco tempo fa è venuto al museo l’architetto Mario Bellini , ed è stato bello sentirgli dire che pochi al mondo riescono a trovare il nostro stesso equilibrio tra design e scultura . La sfida quotidiana è creare forme artistiche risolvendo questioni tecniche legate al continuo incremento di performance, che per noi è un must. Voglio che una Ferrari venga riconosciuta bella anche tra 50 anni: il giudizio di oggi, mi interessa relativamente ».

pezzi di una Ferrari.

Camminando, si ferma davanti a una Daytona SP3 Carbon Look. Estrae dalla tasca lo smartphone. La fotografa. Dice che gli serve come promemoria per l’archivio personale: «Non è semplicemente rivestita, ma c’è il carbonio a vista che prende toni diversi a seconda della luce. Del resto lo diceva anche Platone, mi pare: il bello, in fondo, altro non è che lo splendore del vero ».

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Queste sono le 50 spiagge più belle del mondo 2024 (e 3 tra cui la seconda sono delle perle tutte italiane)

Rebecca Manzi

L’Italia si difende benissimo tra le 50 spiagge più belle del mondo piazzando 3 meraviglie in classifica: Cala Mariolu, Cala Goloritzé e la Spiaggia dei Conigli

Spiagge più belle

@sardinia_adventures/Instagram

L’Italia può vantare alcune delle spiagge più spettacolari al mondo, come conferma la recente classifica di The World’s 50 Best Beaches . In particolare spicca Cala Mariolu in Sardegna che si è guadagnata un meritato secondo posto , posizionandosi sopra rinomati paradisi tropicali come le Hawaii e le Filippine. La sua bellezza straordinaria e la privacy offerta la rendono una destinazione ambita per chi cerca paesaggi suggestivi e avventure uniche.

Situata lungo la costa orientale dell’Isola, Cala Mariolu è accessibile solo via mare o attraverso sentieri scoscesi, regalando un’esperienza emozionante a chi la visita (con numero limitato a 700 persone contemporaneamente).

Le escursioni sulle scogliere circostanti offrono panorami mozzafiato sulla baia, circondata da rocce frastagliate. L’acqua cristallina, che varia dalle tonalità di zaffiro all’acquamarina brillante, crea un contrasto suggestivo con la spiaggia di ciottoli bianchi, creando un’atmosfera magica e incantata.

Cala Goloritzé al 19° posto e la Spiaggia dei Conigli al 50°

Ma Cala Mariolu non è l’unica perla italiana ad essere stata riconosciuta tra le 50 migliori spiagge al mondo. Anche Cala Goloritzé , sempre in Sardegna , e la Spiaggia dei Conigli a Lampedusa hanno conquistato un posto nella prestigiosa classifica.

La prima, nota per il suo pinnacolo in roccia calcarea e protetta da rigide normative per preservarne l’ambiente (si deve attraccare a 200 metri dalla riva e possono stare solo 250 persone in contemporanea su prenotazione), si è posizionata al diciannovesimo posto. La seconda, immersa nella riserva naturale marina protetta di Lampedusa , si è piazzata al cinquantesimo posto, confermando il suo status di autentica meraviglia naturale.

Quanto alla spiaggia vincitrice, al primo posto troviamo la spiaggia caraibica di Trunk Bay . È famosa per la sua sabbia molto morbida, per le acque cristalline e per le barriere coralline colorate che caratterizzano il tratto di costa dell’isola di St Johns, nelle Isole Vergini.

La classifica delle 50 spiagge più belle del mondo

  • Trunk Bay – Stati Uniti
  • Cala Mariolu – Italia
  • Baia di Meads – Anguilla
  • Spiaggia di Entalula – Filippine
  • Spiaggia di Voutoumi – Grecia
  • Talbot Bay – Australia
  • Spiaggia rosa – Indonesia
  • Anse georgette – Seychelles
  • Laguna Verde – Polinesia Francese
  • Isola del Ferro di Cavallo – Myanmar
  • Calo des Moro – Spagna
  • Le Morne Beach – Mauritius
  • Spiaggia di Aharen – Giappone
  • Spiaggia di Lanikai – Hawaii
  • One Foot Island – Isole Cook
  • Playa Balandra – Messico
  • Grace Bay – Isole Turks e Caicos
  • Spiaggia di Puinn – Norvegia
  • Cala Goloritze – Italia
  • Anchor Bay Beach – Australia
  • Gardner Beach – Ecuador
  • Anse Source D’Argent – Seychelles
  • Spiaggia della Libertà – Thailand
  • Cayo de Agua – Venezuela
  • Praia de Marinha – Portogallo
  • Seven Mile Beach – Isole Cayman
  • Grote Knip – Curçao
  • Horseshoe Bay – Bermuda
  • Spiaggia di Fteri – Grecia
  • Baia di Maundays – Anguilla
  • Cayo Zapatilla – Panama
  • Spiaggia dei Massi – Sud Africa
  • Wharton Beach – Australia
  • Grand Anse – Grenada
  • Baia do Sancho – Brasile
  • Spiaggia Kelebekler Vadisi – Turchia
  • Colombier Beach – St. Barth
  • Playa Xpu Ha – Messico
  • Kelingking Beach – Indonesia
  • Spiaggia di Kapalua Bay – Hawaii
  • Spiaggia dei Diamanti – Islanda
  • Pipe Greek Sandbar – Bahamas
  • Cayo Levantado – Repubblica Domenicana
  • Henderson Beach – Stati Uniti
  • Bon Bon Beach – Filippine
  • Cathedral Cove Beach – Nuova Zelanda
  • Playa Varadero – Cuba
  • Kynance Cove – Regno Unito
  • Spiaggia dell’Aquila – Aruba
  • Spiaggia dei Conigli – Italia

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Fonte: Best Beaches In The World, 2024

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    Monte Argentario: Galaxy of happyness, un nome spaziale perfetto per un'opera d'arte navigante, costruito da Latitude Yachts con un design simile a quello di un'astronave, è il trimarano di 53,32...

  2. Vela: ecco Gitana 17, il trimarano volante più grande del mondo

    Vela la storia. Vela: ecco Gitana 17, il trimarano volante più grande del mondo. A Vannes nel Nord della Francia è andato in acqua il multiscafo di 32 metri con un albero di 37 e un costo...

  3. Il più grande trimarano gonfiabile intorno al mondo

    Il più grande trimarano gonfiabile intorno al mondo - CULTURA MARINARA. Energy Diet è un trimarano gonfiabile che farà il giro del mondo. Questa speciale imbarcazione è quella che detiene il record di barca gonfiabile più grande del mondo e l'impresa che si accinge a compiere non è mai stata tentata prima.

  4. I 10 yacht più grandi del mondo: ecco quali sono. FOTO

    Bastano un paio di numeri per comprendere la sua imponenza: largo 20,8 metri e lungo 180, l' Azzam è lo yatch più grande del mondo. Costato più di 500 milioni di euro e costruito in Germania, è appartenuto al principe Khalifa bin Zayed Al Nahyan, deceduto da poco, ora ha un nuovo (sconosciuto) proprietario.

  5. Marlin 33 è il multiscafo dell'anno 2022

    18 Maggio 2022. 1 min read. Share this. Il trimarano pieghevole a vela Marlin 33 ha vinto il prestigioso premio come "Migliore multiscafo del 2022", il più importante riconoscimento al mondo per le imbarcazioni multiscafo a vela e a motore.

  6. Galaxy of Happiness, il trimarano più grande e lussuoso del mondo

    Galaxy of Happiness è il trimarano di lusso lungo ben 53 metri realizzato dal cnatiere lettone Latitude Yachts: è il più lungo del mondo nella categorie dei trimarani di lusso ed infatti batte anche il famoso Adastra. Il trimarano di 53 metri, " Galaxy of Happiness ", è giunto nel porto turistico di Porto Maurizio ad Imperia.

  7. A Taormina getta l'ancora il trimarano più grande e lussuoso del mondo

    Ieri mattina, nella baia di Mazzarò, una delle più suggestive della costa taorminese, ha posato l'ancora il "Galaxy of Happiness", un avveniristico trimarano, una sorta astronave del mare ...

  8. Come timonare il trimarano più grande del mondo verso il successo

    Come timonare il trimarano più grande del mondo verso il successo. La Route du Rhum di Yann Guichard, secondo con Spindrift 2, gigante di 40 metri di lunghezza. Il punto sulla gara. f. p.

  9. "Galaxy of Happiness": il trimarano più lussuoso al mondo attracca in

    26 Agosto 2021. Redazione. 1 minuto di lettura. Il Galaxy of Happiness attracca in Sicilia e lascia sbalorditi gli appassionati di nautica: è il trimarano più grande e lussuoso del mondo. Nonostante l'assenza di un porto turistico, a Taormina sono numerosi gli yacht che arrivano ogni giorno.

  10. Un trimarano da sogno fa tappa a Taormina: il Galaxy of Happiness in

    Stavolta ad attirare l'attenzione dei curiosi è il trimarano più grande e lussuoso del mondo, che si è fermato nello specchio di mare antistante Taormina. Nella baia di Mazzarò, suggestiva località affacciata sullo Ionio, è arrivato un trimarano che sembra giungere direttamente da futuro, una sorta di " astronave " che naviga.

  11. Questi sono gli yacht più grandi del mondo: la classifica 2020

    La top 200 dei più grandi yacht del mondo è stata stilata come ogni anno dalla rivista tedesca Boote Exclusiv. Ma quanto devono essere lunghi per entrare nella classifica? Almeno 72,60 metri,...

  12. Sul Trimarano Più Grande Al Mondo La "Mano" Di Un Rivano

    Claudio Chiarani 04/03/20192 min. Si chiama "Sodebo" ed è il più grande trimarano mai costruito al mondo con lo scopo di battere ogni record possibile. L'ok alla navigazione l'ha dato un rivano "doc" nei giorni antecedenti la presentazione alla stampa dell'imbarcazione, lunga 32 metri e che fa paura solo a guardarla.

  13. GALAXY

    Con una lunghezza di 174 piedi (53 m), "Galaxy" è il più grande trimarano mai costruito al mondo. Sia l'esterno che il design degli interni di questo trimarano futuristico sono stati creati dall'architetto delle star Jean-Jacques Coste.

  14. Admiral maxi catamarano più grande del mondo: al via la progettazione

    16/06/2021. Admiral maxi catamarano più grande del mondo: The Italian Sea Group, operatore globale della nautica di lusso, annuncia l'avvio della fase di progettazione esecutiva del catamarano a vela tra i più grandi al mondo.

  15. Nautica dei record: ecco i 5 più grandi yacht in circolazione

    Genova - L'Azzam (180 metri) è attualmente lo yacht più grande del mondo, secondo la classifica aggiornata dalla tedesca Bild. Un tempo Azzam (costato 600 milioni di dollari) apparteneva all'ex presidente degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Chalifa bin Zayid Al Nahyan.

  16. Scopriamo i 40 marinai che hanno fatto la storia della vela

    Joyon detiene il record assoluto del giro del mondo in solitario, maturato nel 2008 sul trimarano Idec (57 giorni, 13 ore e 34 minuti). Robin Knox-Johnston 1939 • Date imprese: 1968, 1994, 2007 Fu il vincitore del Golden Globe 1968 sul 32 piedi Suhaili, nel '94 vinse il Jules Verne con Blake e nel 2007, a 68 anni, compì un altro ...

  17. Southern Wind lancia il suo maxi catamarano di lusso (e parte la guerra

    Gli interni e il design dei Lagoon sono opera degli italiani Nauta Yacht, archistar del lusso nautico, che hanno progettato la barca da diporto più grande del mondo, Azzam, di 180 metri. e sono anche i coprogettisti del nuovo Southern Wind SWCat90. Alegria 67. GLI ALTRI PLAYER.

  18. I 10 mari più grandi del mondo

    Circa il 70 per cento della superficie terrestre è ricoperta d'acqua. Quest'acqua è composta dai cinque oceani del mondo e da molti altri specchi d'acqua. Uno di questi tipi di corpo idrico comuni è un mare, un grande corpo idrico di tipo lacustre che ha acqua salata e talvolta è attaccato a un oceano. Tuttavia, un mare non deve essere collegato a uno sbocco oceanico; il mondo ha molti ...

  19. Classifica dei 10 aeroporti più grandi al mondo nel 2024

    I 10 aeroporti più grandi al mondo per estensione, dimensione e superficie . King Fahd International (DMM) — Dammam, Saudi Arabia — 776 km² Denver International (DEN) — Denver, CO United States — 135.7 km² Dallas/Fort Worth International (DFW) — Dallas, TX United States — 69.6 km² Orlando International (MCO) — Orlando, FL United States — 53.8 km²

  20. Il trimarano di Waterworld, icona di sopravvivenza in mare

    by David Ingiosi. 0 0. Tra i protagonisti di Waterworld, film di fantascienza del 1995 diretto da Kevin Reynolds e interpretato da Kevin Costner, c'è un trimarano a bordo del quale il protagonista sopravvive in mare nel mondo apocalittico e sommerso dagli oceani. Ecco come è nata questa icona del cinema.

  21. Le 10 barche a vela più costose del mondo

    È la più grande barca a vela del cantiere italiano Perini Navi, lunga 88 metri. È la seconda barca a vela più grande del mondo (la prima è la Sea Cloud ). Costruita per il venture capitalist americano Tom Perkins, appartiene oggi a Elena Ambrosiadou . Può trasportare fino a 12 ospiti e 22 uomini d'equipaggio. 2. EOS (111 milioni di dollari)

  22. Rivenditore ufficiale Trimarani Italia

    IL mondo dei trimarani. SCOPRI DI PIU' ... Le dimensioni della chiglia centrale, rispetto a quelle laterali permette al trimarano di godere di grande stabilità, più di quella dei catamarani, mentre i bracci ... alla capacità galleggiante, mantengono in costante assetto la barca a vela, assicurando una stabilità trasversale del mezzo ...

  23. Il catamarano a vela più grande del mondo è italiano: le

    Il catamarano a vela più grande del mondo è stato chiamato Artexplorer e ha una lunghezza pari a 47 metri, quasi la metà di un campo da calcio. La larghezza invece è pari a 17,3 metri, mentre l'albero, ovvero il "palo" a cui sono attaccate le vele principali, è alto 55 metri.

  24. Ferrari: one of a kind, una mostra per celebrare la storia del

    La mostra Ferrari: one of a kind, al Museo Enzo Ferrari di Modena è una vera e propria celebrazione dell'unicità di uno dei vanti del Made in Italy.Pensata come un'esperienza interattiva, svela al grande pubblico pezzi unici mai visti. Fino al 17 febbraio 2025. Quando dirigi il Centro Stile Ferrari, e la tua agenda va più veloce del tempo a disposizione, capita persino di non riuscire a ...

  25. La classifica delle 50 spiagge più belle del mondo

    L'Italia tra le 50 spiagge più belle del mondo ne piazza 3 in classifica: Cala Mariolu, Cala Goloritzé e la Spiaggia dei Conigli.